Progetto formazione
Con il precipitare della situazione politico – militare nella Repubblica Centrafricana, all’inizio del 2013 anche il progetto di costruzione delle pompe manuali per l’acqua potabile nei villaggi, realizzato in collaborazione con la Scuola Professionale Don Bosco di Bangui, ha dovuto subire una battuta d’arresto che rischiava di protrarsi per anni.
Nel corso dell’estate 2013 sono stati avviati dei contatti in Camerun (confinante ad est con il Centrafrica) per verificare la possibilità di sviluppare il progetto delle pompe anche in questo paese. E’ stata realizzata una ricerca di fattibilità che, da una parte ha riscontrato un grande bisogno di acqua potabile, soprattutto nelle zone rurali e dall’altra una carenza di interventi istituzionali e di competenze specifiche per la soluzione di questo grave problema sociale.
La ricerca ha inoltre messo in evidenza che le materie prime e i componenti commerciali relativi alla produzione delle pompe di progetto, pur rappresentando una nicchia commerciale marginale nel panorama economico infrastrutturale e commerciale del Paese, sono in gran parte reperibili sul mercato locale.
In Camerun sono stati stabiliti dei contatti con i vertici Salesiani di Yaounde e con un Centro Professionale salesiano nella città di Ebolowa per la realizzazione di un percorso di formazione gestito da volontari italiani che consentisse di avviare corsi di meccanica applicata alla costruzione delle pompe manuali per l’acqua potabile.
Da marzo a luglio 2014 si sono succeduti due volontari che hanno iniziato un lavoro di supporto tecnico presso l’Istituto Tecnico D. Bosco di Ebolowa. Gli obiettivi fondamentali di questa attività consistono soprattutto nel trasferimento di competenze tecnologiche a un piccolo gruppo di formatori nel campo della meccanica di precisione che potrà poi consentire nei prossimi anni scolastici l’avvio di corsi di meccanica rivolti agli allievi. Nel contempo viene anche riattivata l’officina meccanica del Centro Professionale di Ebolowa che disponeva di alcune vecchie macchine utensili ma che richiedevano di essere revisionate.
La presenza dei volontari italiani è stata anche l’occasione per intervenire su alcune pompe non più funzionanti in alcune strutture pubbliche della città di Ebolowa, nel sud del Camerun; vicino ad una scuola e ad un dispensario medico e presso la prigione che detiene quasi 400 detenuti in condizioni al limite della sopravvivenza.
L’intervento in Camerun continua con l’organizzazione ed il finanziamento di un corso di specializzazione teorico – pratico destinato ad una equipe di meccanici che potranno così operare per la manutenzione delle centinaia di pompe guaste della zona e per e la costruzione di pezzi di ricambio.
Per cercare di dare una prospettiva di riabilitazione ai detenuti del carcere di Ebolowa è stato inoltre finanziato un progetto per formazione – lavoro con l’intervento di animatori all’interno del carcere e l’acquisto di materiali e piccole attrezzature.
GENNAIO 2019